Progetto e regia di Giuseppe Vignieri

Musiche di Giuseppe Aiosi

Sinossi

Il castello di Ypsigro, agli inizi del Novecento, viene messo all’incanto a causa degli indebitamenti e dello sperpero degli eredi della nobile famiglia, che per lunghi secoli ne ha retto il principato. Il sindaco del paese riceve una lettera minatoria, da parte di alcuni soggetti malavitosi: cedere il maniero, mediante atto pubblico, oppure assumersi la responsabilità delle conseguenze alle quali potrebbe incorrere, qualora declinasse l’invito.
Spinto da un forte senso etico e politico, il Sindaco, affiancato da un suo fedelissimo assessore, si ribellerà a quella minacciosa richiesta.
D’altronde, il castello è sì divenuto un peso gravoso per gli eredi del nobile casato, ma non per gli abitanti del paese d’Ypsigro. Quel castello, infatti, custodisce un bene prezioso al quale tutto il popolo di Ypsigro è legato. Sarà proprio grazie a questo bene, che il sindaco riuscirà a creare uno scudo ben solido contro la Pupara, colei che muove e governa i “Pupi, i pidocchi”, mobilitando tutta la popolazione a aderire ad una colletta destinata all’acquisto del castello.
Travestiti da pastori, alle prime luci dell’alba, il sindaco e l’assessore, si metteranno in cammino per giungere il prima possibile alla casa d’asta.
Durante il viaggio i due protagonisti, esposti ad un rischio molto alto, si interrogheranno sulla loro missione e il loro dovere sociale, nei confronti dei cittadini; della loro responsabilità politica e delle azioni adeguate a debellare il fenomeno mafioso.
Riusciranno a raggiungere il loro obiettivo?
Le sorprese, è certo, sono dietro l’angolo e la Pupara, sadica e paziente, non sarà facile da battere.

Genere commedia
Durata 65 minuti