Di e con Gian Marco Pellecchia

Direzione tecnica Giulia Pizzimenti
Maschere realizzate da Andrea Cavarra Zorba Officine Creative

Produzione Pars Construens/Malcostume

Sinossi

Lo schema è il solito: uno o più amori osteggiati da vecchi padri o arroganti potenti di turno che, attraverso una serie di fortunate peripezie, giungono a buon esito. Su questa linea tracciata sul vuoto camminano in prodigioso equilibrio le più fortunate commedie della storia del teatro e delle lettere. Dove sta, allora, l’interesse nell’assistere a una storia così trita? Nell’invenzione.
Invenzione registica o, come nel caso della Commedia dell’Arte, attorale. L’intento con cui nasce questo monologo, allora, sarà quello d’inventare, tra tradizione e contaminazione, il modo
di stare in equilibrio sul filo, funambolicamente, in una panoramica dei diversi linguaggi espressivi a disposizione dell’attore, per ritrovarci poi, sempre gli stessi, nei tratti di maschere che, secondo il noto paradosso, invece che celare, disvelano. Premiato da una giuria di indiscusso pregio presieduta da Robertol Alonge e composta da Enrico Bonavera, Nicola Del
Buono, Alessandra Demonte e Fabio Mangolini, questo monologo ha avuto l’onore di debuttare sulle tavole del Teatro all’Antica di Sabbioneta, preludio a un volo alto e sicuro.
L’intero spettacolo è recitato da un unico attore in scena, il quale, cambiando maschera, dà vita a ciascun personaggio dell’intreccio: una virtuosistica prova d’attore che sorprende e diverte.

Genere commedia
Durata 65 minuti