L'amore delle tre melarance
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Adattamento di Davide Lazzaretto

Regia e scrittura scenica a cura della compagnia

con Davide Lazzaretto, Marco Mattiazzo, Barbara Scalco e Guido Sciarroni

scenografia di Damiano Zanchetta

costumi di Caterina Riccomini

maschere di Davide Lazzaretto

disegno luci di Paolo Bergamo

produzione Gruppo Panta Rei

Sinossi

Una scommessa tra Morgana e Celio, divinità astrali, porta lo scompiglio nel Regno di Coppe.
Il principe ereditario Tartaglia è afflitto da una misteriosa malinconia. Illustri dottori e festeggiamenti di ogni genere non sortiscono effetto alcuno. Ritrovare il sorriso, la joie de vivre, è l’imperativo di suo padre, il Re di Coppe. Le residue speranze di guarigione sono riposte nelle mani di un giovane saltimbanco, per taluni il più grande artista vivente, per talaltri un comico da strapazzo, a tutti noto con il nome di Truffaldino.
Ma il destino incalza, Leandro, il fratello di Tartaglia, trama per ottenere il trono a qualunque costo, alleandosi con Morgana. Costei maledice il giovane principe e lo condanna a infatuarsi delle tre melarance, custodite dalla gigantessa Creonta. Accompagnato dal riluttante Truffaldino, il principe affronta un incredibile viaggio alla ricerca dei magici frutti. Riuscirà l’arte comica di Truffaldino a salvare il principe Tartaglia? O sarà un nuovo amore a redimerlo?
Su questa trama di maledizioni, intrighi e matrimoni, in una girandola di principi e re, di buffoni e saltimbanchi, di principesse e divinità, si dipana una commedia all’insegna del puro divertimento, forgiata secondo i modi e lo stile della Commedia dell’Arte e immersa in una dimensione onirica, al di fuori di ogni logica e di ogni realismo. A riempire la scena un fatiscente carro di comici, in cui saliranno 4 attori per vestire i panni di 11 personaggi. La nostra versione del canovaccio di Gozzi si fa specchio del teatro d’oggi, forse in sofferenza, ma dinamico e pronto a imprese titaniche.

Genere Commedia dell’Arte
Durata 1 ora 30 minuti